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Il torcicollo oculare è una posizione del capo che viene assunta in seguito ad alterazioni dell’apparato visivo (anatomiche e/o sensoriali), nel tentativo di migliorare la capacità visiva:

  • alterazioni refrattive
  • anomalie del campo visivo
  • nistagmo
  • ptosi palpebrale
  • strategia compensatoria nei casi di strabismo per evitare la diplopia o per mantenere o migliorare il parallelismo oculare

Una posizione anomala del capo può essere causata da fattori non oculari; in tali casi, un test dell’occlusione può aiutare nella diagnosi. Se viene bendato l’occhio affetto da paralisi, la posizione di torcicollo scomparirà; se permane, la causa è dovuta a possibili alterazioni muscoloscheletriche.

 

Le alterazioni refrattive che portano ad assumere un torcicollo per ricercare una visione più nitida sono:

  • astigmatismo non corretto o errata correzione dell’asse dell’astigmatismo;
  • ipercorrezione dell’ipermetropia: il paziente ricerca la parte più periferica della lente ove il potere è meno elevato o guarda oltre l’occhiale assumendo una posizione con mento abbassato;
  • ipocorrezione della miopia: il soggetto ricerca la visione attraverso la parte più periferica della lente, ove il potere è più elevato, per ottenere una visione migliore;
  • errata posizione dell’occhiale sul viso o errata centratura dell’occhiale;
  • errato utilizzo delle lenti progressive;
  • errato posizionamento di correzioni prismatiche.

I torcicolli dovuti ad anomalie refrattive solitamente si accentuano quando il paziente cerca di vedere più nitido, specialmente i particolari o gli oggetti di piccole dimensioni, mentre si riducono qualora la visione sia meno “impegnativa”.

 

Le anomalie del campo visivo secondarie a malattie neurologiche o retiniche possono indurre il paziente a posizioni anomale del capo per sfruttare le aree di visione residua. Il torcicollo oculare si può presentare nei casi di “emianopsia” (difetto di metà campo visivo), o nei casi di patologie retiniche che causano “scotomi” centrali (area di non visione) o patologie del nervo ottico come il glaucoma che, nelle fasi avanzate, possono presentare limitate aree di parziale visione residua eccentrica.

 

Il nistagmo (movimenti oscillatori verticali e/o orizzontali o torsionali, involontari e ritmici degli occhi) comporta un torcicollo per ricercare la direzione di sguardo nella quale gli occhi oscillano con minore intensità o in cui è presente un blocco delle oscillazioni, per migliorare la stabilità della fissazione e avere una migliore acuità visiva.

 

Quando è presente una ptosi monolaterale o bilaterale, il paziente adotta la posizione con mento elevato per sfruttare lo spazio interpalpebrale libero. In età pediatrica, questa strategia, soprattutto quando la ptosi è bilaterale e coinvolge solo parzialmente il campo pupillare, consente una normale esperienza visiva, riducendo il rischio di ambliopia (occhio pigro).

 

Lo strabismo può comportare una posizione di torcicollo per poter:

  • mantenere la visione binoculare
  • evitare la diplopia per sfruttare al meglio l’area di visione singola
  • migliorare la direzione di sguardo

Una delle condizioni oculomotorie che più frequentemente causa una posizione anomala del capo, ai fini di mantenere la visione binoculare, è la paralisi del muscolo grande obliquo, che causa uno strabismo verticale e una posizione di torcicollo con capo inclinato e ruotato sulla spalla dal lato opposto dell’occhio paretico.

Nei casi di strabismo incomitante (lo strabismo varia di ampiezza nelle diverse posizioni di sguardo), dovuto generalmente a fattori neurologici, vascolari e traumatici, sarà presente visione doppia o confusa maggiormente nella posizione di azione del muscolo affetto da paralisi o da restrizione. Il paziente, variando la posizione del capo, modifica la posizione degli occhi, ricercando il punto in cui è meno presente o assente la visione sdoppiata, sfruttando il campo di visione binoculare singola eccentrica.

Nei casi di esotropia essenziale infantile (strabismo convergente ad ampio angolo), una posizione di torcicollo viene utilizzata per migliorare la posizione di sguardo. Nei casi di “fissazione crociata alternante”, l’occhio destro prende fissazione in adduzione con capo ruotato a destra, viceversa per l’occhio sinistro.

 

 

 

La terapia, nella maggior parte dei casi di torcicollo oculare, è chirurgica: indebolimento o rinforzo dei muscoli oculomotori responsabili della posizione viziata del capo. Nei casi di torcicollo dovuto a paresi muscolare, la chirurgia mira a riportare un equilibrio delle forze muscolari, indebolendo il muscolo antagonista al muscolo paretico e, possibilmente, rinforzando lo stesso, con conseguente miglioramento del campo visivo e della visione binoculare.

Il riposizionamento dei muscoli oculari estrinseci nei casi di nistagmo, invece, mira a portare in una posizione più confortevole di sguardo (possibilmente posizione primaria) l’area di visione in cui le oscillazioni involontarie degli occhi sono meno presenti o assenti, favorendo una fissazione più stabile.